venerdì 19 febbraio 2010

Siamo un popolo di sudditi


Siamo un popolo che non ha saputo assumersi l'impegno e l'orgoglio di comquistarsi il potere che la Carta Costituzionale nel 1948 gli attribuiva.Ha delegato imprudentemente agli eletti senza pretendere la resa dei conti ad ogni scadenza elettorale,bastava appartenere all'ideologia del partito.Dopo quasi 60 anni gli eletti sono gradualmente diventati dei mercanti di voti, i più pagati, privilegiati, corrotti e corrutori dei paesi democratici.
Per corruzione si intende "l’abuso di pubblici uffici per il guadagno privato".La Banca Mondiale ha identificato la corruzione come l’impedimento più importante allo sviluppo economico e sociale.
Huguette Labelle, direttore dell’ong Transparency International, ha sottolineato come "arginare la corruzione necessita di una stretta sorveglianza dei parlamentari, dell’applicazione della legge, di media indipendenti e di una società civile viva. Quando queste istituzioni sono deboli, la spirale della corruzione esce fuori controllo con conseguenze terribili per la gente comune, per la giustizia e per l’uguaglianza della società".
Al festival di Venezia il regista Micheal Moore ritiene che il compito degli artisti è di indicare cosa bisogna fare per scuotere chi ha il potere. Se non fai paura ai politici non avranno mai il coraggio a cambiare le cose. Essi sono solo degli esecutori, non dei mandanti. La cosa più importante per loro è rimanere al potere.
Già il giornalista Massimo Fini (da non confondere con Gianfranco Presidente della Camera dei deputati) scriveva sul il Giorno del 23.09.1996: "Caro lettore, che ti alzi la mattina alle sette e torni la sera, stanco, deluso, umiliato, fino a quando tollererai d'esser trattato come una pecora da tosare? Ora sul "il Fatto Quotidiano"del 28/10/2009 scrive che i partiti "sono delle organizzazioni mafiose, perchè della mafia usano i metodi: il pizzo,il ricatto,l'intimidazione, l'infeudamento in cambio di protezione....E noi subiamo e continuiamo a subire senza avere la forza e la dignità di reagire. Anzi facciamo di peggio:continuiamo a seguire l'attività di queste organizzazioni paramafiose come se fossero rispettabili ed ad interessarci delle loro miserabili beghe interne ed esterne.Sudditi, nient'altro che sudditi". E non solo, anche "cornuti e mazziati" (a detta di GianpaoloPanza nel suo bestiario del 24/08/2009.
In tanto, la corruzione e concussione sono inarrestabili. E' l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti nella relazione del procuratore generale, Mario Ristuccia, alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010, "è una tassa immorale" di 50-60 miliardi all'anno, come l'evasione fiscale annuale da oltre 100 miliardi, se poi sommiamo gli interessi annuali del debito pubblica di altre 70 miliardi arriviamo alla somma di 230 miliardi all'anno di inefficenze ed irresponsabilità esclusive degli eletti.

1 commento:

  1. Siamo un pò meno sudditi, finalmente i sindacati si stanno svegliando e spero che la sveglia ottenga la riduzione delle disuguaglianze sociali riducendo l'evasione fiscale e la corruzione .

    RispondiElimina